Prospettografi tridimensionali: PROSPETTOGRAFO CIGOLI-NICERON

E’ senz’altro il meccanismo più evoluto e versatile fra tutti quelli precedentemente esposti: permette ad un unico operatore di riprodurre su un piano orizzontale (in modo completamente automatico, per mezzo di un sistema di fili e carrucole) la immagine osservata su un altro piano (il "quadro") che interseca il cono visuale, senza alcuna limitazione. Può essere qualsiasi la distanza fra l’occhio e il quadro e quella fra il quadro e l’oggetto; il quadro può avere qualunque inclinazione rispetto al piano del disegno; inoltre, con l’intervento di un aiutante, è anche possibile proiettare l’ immagine tracciata nel piano orizzontale sopra una parete o una volta. Si può affermare (Kemp) che "le invenzioni del Cigoli e dello Scheiner all’inizio del XVII secolo definirono effettivamente i tipi principali di strumenti automatici per la prospettiva, e tutti gli strumenti successivi .... possono essere posti più o meno direttamente in relazione con tali precedenti". Solo la Camera Lucida e la Camera Oscura (strumentazioni a fondamento non meccanico) introdussero in seguito reali novità (fig.).

fig. da J. C. Niceron, Thaumaturgus opticus, Paris 1646.