Anamorfosi per riflessione. Piramide

P è una piramide retta con base quadrata ABCD di lato 2a, altezza VH=h e superficie riflettente (speculare). Il raggio luminoso δ, parallelo all’asse della piramide e incidente sulla faccia AVB in S, viene riflesso in δ’. Indicato con Q il punto in cui δ’ incide sul piano (π) di base della piramide, per l’invertibilità del cammino dei raggi luminosi il raggio δ’ uscente da Q e incidente in S sulla faccia VAB della piramide viene riflesso in δ. Siccome l'occhio non può distinguere tra i punti che si trovano sullo stesso raggio, ad un osservatore O posto in un punto dell’asse della piramide sufficientemente lontano da V il raggio δ giunge come se provenisse dal punto P (punto in cui il prolungamento del raggio δ incontra π); P è l’immagine di Q: P cade internamente al triangolo HAB, proiezione ortogonale della faccia VAB su π. Quanto detto per la faccia AVB può essere ripetuto per le altre facce della piramide (specchi triangolari).
La piramide P genera quindi una corrispondenza fra i punti di due regioni del piano π: il quadrato di base della piramide (luogo dei punti P) e la regione costituita da quattro triangoli isosceli uguali esterni al quadrato ciascuno avente come base uno spigolo di base della piramide (luogo dei punti Q). Mediante tale corrispondenza è possibile determinare quale figura F' deve essere disegnata nella regione di piano esterna alla piramide affinché un osservatore posto in O ne raccolga una prefissata immagine virtuale F.

 
PIRAMIDE - Dim. in cm 86 X 86 X 200